Storia di un giorno
Una mattina l’aria era fresca e pungente, generosa di profumi misti, peschi in fiore ed erba tagliata. Mia si era svegliata da poco, era ancora molto presto e i raggi del sole si intravedevano appena, timide lame di luce tra le foglie.
Faceva sempre una passeggiata quando non riusciva più a dormire, le dava la sensazione che in fondo non fosse così male l’insonnia, se le permetteva di vedere la natura in quella dolce fase in cui lascia intravedere le potenzialità della sua bellezza. Erano giorni in cui si era concessa di pensare a se stessa, al suo futuro, e ciò che aveva ottenuto era la sensazione di non aver ancora trovato la strada.
Questo le faceva paura, perché, pensava, alla sua età avrebbe dovuto saperlo. Aveva come certa una cosa sola: la voglia di viaggiare. Qualsiasi lavoro avesse svolto, di sicuro non si sarebbe persa l’opportunità di mettersi in viaggio appena possibile, e vedere nuovi Paesi, conoscere culture e abitudini diverse, respirare aria nuova.
Intorno a lei accadevano molte cose, ma nulla poteva distoglierla da quel pensiero. Era come se le si fosse attorcigliato tra le fessure della mente, talmente insinuato da non poterlo più districare.
Un giorno quindi decise di lasciare la sua vecchia vita e cambiarla completamente. Si licenzia, prende uno zaino da 70 litri e un biglietto d’aereo.
Così comincia il viaggio di Mia.

Il mio viaggio in solitaria: Santander – pt. 4
Ed eccoci all’ultimo weekend. Credo che Santander mi mancherà, soprattutto nelle prossime settimane. Non solo per i luoghi, l’ambiente, il paesaggio, l’arte e la natura, ma anche per le esperienze

Il mio viaggio in solitaria: Santander – pt. 3
Terzo weekend a Santander. Sabato sono andata a pranzo con la signora che mi ospita, che è stata gentilissima ad accompagnarmi in questo ristorante in cui, a quanto pare, bisogna

Il mio viaggio in solitaria: Santander – pt. 2
Questo secondo weekend a Santander è stato bello impegnativo. Sia sabato che domenica ho camminato molto, però, come sempre, ne è valsa assolutamente la pena. Sabato ho preso il traghetto