Da Heraklion a Chanià: Amnissos Beach e Ágios Nikólaos

Il terzo giorno raggiungiamo Amnissos Beach, ad ovest del centro di Heraklion. Non potevo aspettare ancora per vedere il mare, ci sono stata lontana fin troppo tempo. Il mare ha quel potere di raccontarmi come tutto sia infinito e scorrevole, riesce sempre a riportare la calma, la consapevolezza di essere un’unica coscienza e che forse le cose per cui mi preoccupo non sono così importanti.

La spiaggia è stupenda. Di fronte l’acqua del mare brilla di sfumature che vanno dal verde marino al blu profondo, man mano che la visuale si sposta verso il largo. Dietro la spiaggia solo colline e natura. 

Prendiamo un ombrellone e due sdraio per 5 euro.

Amnissos Beach è anche una spiaggia dedicata agli appassionati di aerei: si trova appena prima della pista dell’aeroporto e tutti i voli in arrivo passano proprio davanti agli occhi dei bagnanti.

Il giorno dopo decidiamo di spostarci. Prendiamo il bus che ci porta da Heraklion a Chanià (o meglio, Xania): 13,80 euro per 3 ore di viaggio, accompagnati da un panorama splendido. Colline brulle e pochissime abitazioni sulla sinistra, mare e spiagge selvagge sulla destra. È il tipo di panorama che adoro. Il viaggio quindi va molto bene.

Il primo giorno a Chanià è invece devastante. Giriamo tutto il giorno per cercare un alloggio, ma non troviamo nulla. Ci fermiamo a chiedere aiuto in un ostello (pieno). La bionda receptionist greco-australiana ci spiega che Creta quest’anno ha avuto più turisti del solito, più di quelli che era preparata ad accogliere: non siamo infatti gli unici a cercare un posto dove dormire.

Quando ormai stiamo seriamente valutando l’ipotesi di dormire su una panchina del parco, si libera improvvisamente una camera in un hotel della zona. Anche se il prezzo è leggermente più alto dei nostri standard (75 € per una doppia), non esitiamo a prenderla. L’alternativa era una sporca e dura panchina di un parchetto frequentato da gente poco raccomandabile.

Nel frattempo riesco anche a trovare un appartamento dove stare per i successivi sette giorni. Si trova in un ex monastero dominicano nel centro di Chania, di fianco ad Ágios Nikólaos, la chiesa che originariamente faceva parte del complesso del monastero e dalla quale ogni mattina giunge l’impegnato canto delle messe ortodosse. La particolarità di Ágios Nikólaos è che ha sia un campanile di stampo cristiano che un minareto, posti ai due lati della chiesa. La chiesa venne infatti trasformata in una moschea durante l’occupazione turca, che durò due secoli (dal XVII secolo alla fine del XIX): i turchi costruirono il minareto e utilizzarono la moschea anche come caserma militare e deposito di armi.

Un posto particolare dove alloggiare, ma proprio per questo affascinante. Sembra quasi di sentire riecheggiare i canti dei frati tra i portici del chiostro, e l’alone spirituale lasciato da secoli di preghiere si avvolge nelle pieghe dell’anima, come fosse un’antica radice arrampicata sulle pareti del cuore.

La casa è piccola ma accogliente, ha le porte e le finestre dipinte di azzurro. Dimitrios, il padrone di casa, ci lascia le chiavi e si raccomanda di contattarlo in caso di problemi. Una persona davvero carina, ci consiglia anche un piccolo mercato dove prendere verdura, frutta e altri generi alimentari, venduti direttamente dai produttori della zona.

Lascio solo una piccola nota, più divertente che negativa: dopo un paio di giorni mi rendo conto di avere punture su braccia e gambe, e un gran prurito. Molto probabilmente i materassi, usurati, erano pieni di cimici da letto.

Scopriamo poi che il proprietario della casa ha un’azienda di disinfestazione: come si dice, un calzolaio con le scarpe rotte. Nonostante questo, la permanenza è piacevole, soprattutto perché siamo molto vicini al centro, e da casa possiamo raggiungere la piazza principale in appena 5 minuti di cammino.

I primi giorni passati qui a Chania sono splendidi. La città è stupenda, la bellezza mi circonda. Ogni angolo, ogni via, ogni piazza ha un fascino particolare e sembra quasi un sogno.

Le vie della città sono piene di negozi di acconciatori di pelle e delle loro creazioni: sandali, borse, zaini, cappelli. Creta ha una lunga tradizione di artigianato, e per anni i cretesi sono stati grandi lavoratori di pelle e cuoio. La tecnologia ha poi via via sostituito la mano dell’uomo nella creazione, ma la tradizione permane e ancora oggi diversi artigiani del luogo realizzano oggettistica di ogni tipo, dai sandali, alle borse, ai gioielli. 

L’artigianato di Creta coinvolge infatti diversi settori: ci sono molte gioiellerie, con anelli, bracciali e collane fatti a mano. E poi portachiavi, vasi in ceramica, ninnoli di ogni tipo, tutti ‘handmade’.

via di Chania
Centro di Chanià, Creta.

Sono pezzi stupendi, fatti con dovizia e cura, esteticamente piacevoli ed economicamente più che accessibili. 

Ad averlo saputo, sarei partita con la valigia mezza vuota e l’avrei riempita qui! 

Il problema dei viaggi ‘zaino in spalla’ e sempre in movimento è che è difficile potersi comprare qualcosa, in quanto significherebbe caricare ancora più peso nello zaino. E quando questo peso è sulle spalle, magari per diversi km a piedi, certo non è piacevole l’idea di aggiungere anche solo 100 grammi!

aurora
aurora

Ciao, sono Aurora - blogger, copywriter e minimalista creativa.
Nella vita scrivo, viaggio, imparo, sbaglio e pongo rimedio agli sbagli.
Amante degli anni '80, della musica new wave e del buon vino.

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