Come un pesce che sputa nella sua boccia

Oggi abbiamo mangiato la pasta col sugo rosso. Vorrei un pappagallo. Senza sale non si vive. Devo arrabbiarmi di meno, arrabbiarmi mi fa male. Non vale la pena. Terza stagione di Stranger Things, la finiremo prima di partire. Il 20 luglio andiamo a L.A., go un fià de ansia. Devo smetterla di avere ansia. Perchè poi? Vivitela come te la vivresti normalmente, sii te stessa e basta (dice la vocina). Cristo, una storia per ogni cosa. Che impegno mentale, che sforzi. Moeghea (dice la vocina). 

Mi ricordo di quando facevo i campeggi, che tempi. Non andavo pazza per quel genere di cose, nè ci vado ora. L’estrema socialità, per quanto mi piaccia l’idea, non è nelle mie corde. A meno che non siano persone che conosco bene, ma nemmeno a quel punto sarebbe la perfetta esperienza della mia vita. D’altronde, sono sempre stata timida, ora lo sono un po’ meno ma le basi rimangono. 

Campeggio Palafavera 2002
Camping Palafavera, Belluno. 2002

Ci sta, è bello essere timidi. Ero più riservata forse. Va beh. Sono contenta delle amicizie che mi sono fatta in tutti questi anni, di quelli che sono miei amici ora e di quelli che ora non ci sono più. Nel senso, che non sono più amici come prima, sono diventati dei conoscenti, anche se abbiamo condiviso cose bellissime da ragazzini. Come si cambia col tempo, come ci cambia il tempo.

Quante direzioni ha la vita. Puoi scegliere di restare su una strada oppure di prenderne un’altra, che so, in direzione perpendicolare. E se avessi continuato sulla strada iniziale? O avessi preso a destra invece che a sinistra? Quante vite potremmo avere, nelle quali scegliere ogni volta una strada diversa? Non sarei dove sono se non avessi preso le strade che ho scelto (!?) nella mia vita, non avrei conosciuto le stesse persone. Chi conosco ora è la rappresentazione di quanto la mia mente concepisce come adattabile per me, e non avrebbe potuto essere altrimenti. Vorrei spiegarmi meglio, ci provo.

Anche se ho camminato a zig zag nella vita, quel zig zag era esattamente quello che avrei dovuto fare, quello che era già indicato per me. Senza essere fatalisti, se è vero (e non lo so) che siamo frammenti di consapevolezza (potenziale) attraverso i quali l’Uno universale fa esperienza di sé, essendo questo Uno senza tempo e senza spazio (altrimenti non sarebbe l’Uno universale, la grande consapevolezza, l’Essere), sono quasi convinta che tutto sia già scritto. Certezze non ne ho nemmeno io.

Perciò, tornando al nostro discorso, non potevo che essere qui, in Messico, a 31 anni e con un fidanzato, Marco. E questo mi porterà poi ad altre cose ancora, connesse con questo fatto e con i precedenti. Per arrivare infine….arrivare infine…dove? Magari non si smette mai di muoversi, e come la corrente di un fiume, sarò sempre in movimento, in eterno scorrere, in cambiamento. Quando finisce un capitolo ne inizia un altro, tutto dentro lo stesso libro.

Ora vorrei dire “per questo motivo, io ora farò, dirò ecc”. Non lo farò invece, perché non saprei che dire. Scorro col fiume, la via è scritta, lascio le resistenze, e sarò in pace un giorno. Anzi, una frase ad effetto in conclusione vorrei dirla .. “non dirò più che la vita non è bella”, perché è controproducente, semplicemente. È come se un pesce sputasse nella propria boccia

vista Chichen Itza
Chichen Itza, Yucatan. 2021

aurora
aurora

Ciao, sono Aurora - blogger, copywriter e minimalista creativa.
Nella vita scrivo, viaggio, imparo, sbaglio e pongo rimedio agli sbagli.
Amante degli anni '80, della musica new wave e del buon vino.

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