Ed eccoci all’ultimo weekend. Credo che Santander mi mancherà, soprattutto nelle prossime settimane. Non solo per i luoghi, l’ambiente, il paesaggio, l’arte e la natura, ma anche per le esperienze vissute e l’accoglienza di Josefina (la mia host). Una persona davvero speciale.
Questi ultimi giorni sono stata a due concerti, ed è stata la parte più divertente delle mie serate a Santander. Non conoscendo nessuno, durante la prima settimana ero andata in qualche locale a bere un bicchiere di vino, cercando di capire l’ambiente. Ma la gente di Santander non è molto espansiva, come mi hanno poi confermato delle ragazze americane. Così ho deciso di fare semplicemente quello che avrei fatto se fossi stata dalle mie parti in Italia: vedere se c’erano concerti da qualche parte ed andarci.
Ma cominciamo dall’inizio.
Grazie ad una serata di scambio linguistico cui ho partecipato (e dove ho conosciuto le ragazze americane), ho scoperto che esiste a Santander un locale dove fanno concerti interessanti. Ci sono molti bar che propongono musica live in città, ma questo aveva una programmazione più orientata ai miei gusti.
Il posto si chiama Rockbeer Thenew, e la prima sera in cui sono andata suonava un gruppo stoner rock di tre ragazze francesi – The Grandma’s Ashes. Bellissima serata, e all’uscita ho cominciato a parlare con un ragazzo, abbastanza a caso. Così Joao, dal Portogallo e stabilito a Santander per lavoro, quel sabato poi mi ha accompagnato a visitare la Neocueva di Altamira e qualche altro stupendo pueblo verso l’Asturia: San Vicente de la Barquera, Comillas, Suances.
La domenica, invece, ho preferito restarmene sola (non l’avrei mai detto, ma quando ci prendi mano non vuoi avere sempre persone intorno). Josefina mi ha consigliato di visitare Liérganes, paesino ad un’ora di treno da Santander, e lì di assaggiare la chocolate con churros. Deliziosa!

La seconda serata al Rockbeer Thenew ha avuto toni più rock ‘n’ roll, e si è conclusa con io e i ragazzi della band che ballavamo in mezzo alla pista ormai vuota (e il gestore del locale che ci ha spazzato fuori). Il gruppo si chiama Mooon, sono quattro ragazzi olandesi con un deciso stile anni ’60, sia per quanto riguarda la musica che per il modo di vestire. Credo di avergli detto, a fine serata, che avrei fatto volentieri la ‘roadie’.
E così si chiude il capitolo Santander. Sono soddisfatta perché so di essermela goduta al massimo e di aver fatto quante più cose possibili. Non so se ci tornerò mai, ma quel che è certo è che me la porterò sempre nel cuore.