Ispirazioni da San Francisco

Potrei fare una piccola deviazione. Da Los Angeles a San Francisco, seguendo le orme della Beat Generation. Magari faccio un salto al City Lights Bookstore, per sentire l’ululato.

Queste strade colorate, terrazze, finestre come parallelepipedi nelle case vittoriane, una geometria perfetta. Ispirano, nella loro bellezza malinconica, un ritorno a se stessi. San Fran è come poesia nelle orecchie, musica nella testa, ricovero per poeti maledetti. 

Camminando vedo anime perse, vaganti senza meta. Vago anch’io senza meta, spero di scoprire la verità, ogni volta che giro un angolo. Non che mi aspetti molto, attendo un segnale da troppo tempo ormai.    

Sono seduta su una panchina, quando la vedo là nell’angolo, schiena appoggiata al muro. Una vecchia signora, di sembianze orientali, vestita di stracci, che mi guarda fissa.

Ha gli occhi gialli e, in mezzo, due fessure sottili. Occhi di gatto, penetranti. Cattivi? No. Cammino lentamente verso lei, non sapendo se sia saggio non averne timore. C’è qualcosa che mi attira, vuole dirmi qualcosa, ne sono certa. 

Sono quasi davanti a lei, ma all’improvviso un rumore fortissimo, lì alla mia destra. Non faccio nemmeno in tempo a realizzare quello che sta succedendo. Un auto fuori controllo si è schiantata sul marciapiede, proprio sulla panchina dove ero seduta fino a qualche istante fa.

Mi giro a guardare la vecchia. Non c’è più, sparita con tutti i suoi stracci. Ma c’era davvero qualcuno lì?

E quindi?

L’universo si muove al ritmo della stessa musica. 

Ognuno pensa a cibare il proprio corpo, ognuno pensa alla propria sopravvivenza. È tenero. Gli esseri umani a volte fanno una tenerezza incredibile. Così impegnati a sopravvivere. Così concentrati a migliorare.

A volte arriva un segnale, seguirlo è questione di coscienza e coraggio. Quel segnale può significare la sopravvivenza. È così ogni giorno, a volte diventa solo più chiaro. 

Io credo che la musica ci salverà tutti. È come un balsamo per l’anima, a volte è l’unica cosa che riesce a risollevare il morale. A Frisco si respira tanto di quello spirito musicale che davvero, non puoi non stare bene. Music City – Hall of Fame, un ostello e sala prove, dedicato ai musicisti cresciuti a San Francisco. Il quartiere Haight-Ashbury, ogni angolo trasuda lo spirito hippie degli anni ’60.

Negozio a Haight-Ashbury. San Francisco, 2021

Forse riparto domani, forse resto qui. Ancora non so cosa farò, intanto tengo i Creedence Clearwater Revival nelle cuffie.

aurora
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Ciao, sono Aurora - blogger, copywriter e minimalista creativa.
Nella vita scrivo, viaggio, imparo, sbaglio e pongo rimedio agli sbagli.
Amante degli anni '80, della musica new wave e del buon vino.

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