Non è successo niente

Stavo passeggiando lungo il lago Merritt di Oakland, quando ho visto poggiato sull’acqua un pellicano. Stava prendendo qualcosa dal fondo algoso col suo lungo becco, probabilmente qualche mollusco di cui cibarsi. L’ho osservato e istintivamente mi è venuto da pensare che non fosse poi così bello quel becco lunghissimo. Poi però ho pensato anche che quello stesso becco è vitale per la sua stessa sopravvivenza. Gli è necessario per procurarsi il cibo, semplicemente. E qui, come ormai potete immaginare, è iniziato il pensiero libero. Eh sì!

La prima cosa che ho realizzato è che la Natura ci ha dato tutti i mezzi per sopravvivere, ci ha dotato di tutto quello che è necessario, nulla di più e nulla di meno. E improvvisamente ho capito che non siamo soli. Non scegliamo di nascere uomo, donna, pellicano o serpente. Non scegliamo nemmeno di nascere, probabilmente. Ma, qualsiasi cosa nasciamo, la Natura ci avrà dato in dotazione tutti gli strumenti per vivere. È come se ci fosse qualcosa che, a livello primordiale, ha cura di tutti noi. Per questo non siamo soli. Siamo dentro l’universo, dentro la stessa vita, lo stesso momento, di chiunque altro e di tutti gli esseri viventi del mondo. Con alle spalle qualcuno che ci ha dato la possibilità di non perderci. 

Quello che conta è imparare ad usare i mezzi che ci sono stati donati. È una possibilità che viene data a tutti, bisogna saperla prendere. Si può sopravvivere, e si può vivere veramente. Possiamo decidere di interpretare gli avvenimenti in maniera positiva oppure in maniera negativa. Possiamo decidere come pensare, e questo è un grande potere.

panoramica sul lago Merritt di Oakland
Lake Merrit, Oakland. Settembre 2021

E a proposito di segnali, la seconda cosa che ho realizzato è che non avrei scritto questi pensieri se quel giorno, a Oackland, non mi fossi portata il computer. All’inizio non ero entusiasta, anzi, ero infastidita per il peso. Vi spiego il contesto, altrimenti sembro una matta. La mattina ero partita con l’idea di passare la giornata in biblioteca a scrivere, ma ho dovuto cambiare piani perchè era chiusa. Allora ho preso il treno per Oackland direttamente.

Comincio a sentire una vocina, in mezzo al rumore assordante dei miei pensieri, che mi racconta la realtà. “Non è successo niente”, mi dice. Ed è come l’avesse detto mia madre, il prete o il mio medico. Insomma, la prendo sul serio. Cambio programma.

Quella vocina viene da lontano, fa fatica ad uscire e a farsi sentire, ma in quel momento l’ho sentita lo stesso. Probabilmente era disperata, le mie resistenze sono belle toste, quindi ci avrà messo tutta se stessa. Ora devo davvero ringraziarla. Le darò più spazio, se lo merita.

aurora
aurora

Ciao, sono Aurora - blogger, copywriter e minimalista creativa.
Nella vita scrivo, viaggio, imparo, sbaglio e pongo rimedio agli sbagli.
Amante degli anni '80, della musica new wave e del buon vino.

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